Milano. Incontro con i fondatori di N3M

Buongiorno ragazzi, N3M è il nome del vostro brand, quale messaggio ci svela questa sigla all’apparenza enigmatica?

In realtà è molto semplice, ma comprende tutti le caratteristiche fondamentali che stanno alla base del nostro marchio. N3M è l’acronimo di: Noi Tre (a) Milano e racchiude la storia di un romano, un emiliano e…un normanno che si sono incontrati e conosciuti nella città che ci ha ormai adottato, Milano.
Per noi Milano è molto di più che una città o un luogo fisico, potremo quasi definirla come il quarto elemento del gruppo, nonché nostro nume tutelare e fonte inesauribile d’ispirazione che ci permea col suo spirito cosmopolita.

Come nasce l’idea di N3M, di avventurarvi nella creazione di collezioni di scarpe?

Due di noi hanno un background come shoe-designer nel Made in Italy più prestigioso e guardandoci attorno, unendo le nostre diverse esperienze, abbiamo capito che sul mercato mancavano le nostre scarpe! Cioè mancavano delle scarpe decisamente fashion, di alta qualità e totalmente Made in Italy, proposte ad un prezzo più accessibile dei Luxury Brand e soprattutto genderless, ovvero trasversali nei contenuti e nella numerazione, pensate oltre i confini di genere.
È notizia di questi giorni che Gucci ha deciso, dall’anno prossimo, di unificare le sue sfilate, donne e uomini sfileranno insieme senza il retaggio di antiche e inutili divisioni, questo non fa che confermare l’esattezza della nostra visione.

Le vostre collezioni sono pungenti, palpitanti e colorate, potremo dire postmoderne?

Il look delle nostre scarpe e il loro volume sono di matrice British, con le punte tondeggianti e le suole grosse e sbordate artigianali, a cui fa da contrappeso la leggerezza di una costruzione Ideal, cucita a mano e destrutturata, da indossare a pelle.
Per chi è stufo di sandali e infradito di plastica, in questa estate in arrivo, abbiamo il nostro sabot su zoccolo in legno, leggermente Seventies e molto fashion item, naturalmente per uomini e donne.
Se le nostre collezioni sono postmoderne? Eccome!