Pronti e via! Parte il 67° Festival della canzone italiana di Sanremo! Tra i tanti personaggi italiani e internazionali ci è particolarmente caro il big della canzona italiana che ci farà sognare “Di rose e di spine”, da domani, quando inizierà il confronto musicale.
Da sempre sono stato colpito dalla bravura, dalla voce limpida e tenorile ma con inflessioni da blues man, di Al Bano Carrisi, il mitico maestro di Cellino San Marco.
Il cantante ci ha concesso gentilmente un’intervista, indossando una mise del suo grande amico Carlo Pignatelli.
Vestirsi in un certo modo per potersi esprimere al meglio
“Il vestito è indispensabile. È pur vero che il vestito non fa il monaco, ma a volte, in talune situazioni, soprattutto nel mondo dello spettacolo, è il vestito che fa il monaco. In una manifestazione come Sanremo il pubblico non ascolta solo la canzone ma guarda come sei vestito come stai con quella giacca, che taglio ha e così via. Piccoli dettagli che sono l’arrangiamento ulteriore al look e al personaggio che fa da corollario alla sua musica”.
Il rapporto con Carlo Pignatelli
“È un rapporto fraterno avendo entrambi una storia parallela. Anche Carlo è partito dalla Puglia con un percorso umano simile al mio, io a Milano e lui a Torino. Io avevo i primi successi nel 1967: Carlo proprio in quell’anno mi era venuto a vedere al ‘Le Roy’ come mi ha recentemente testimoniato con una foto. Lui era un mio ammiratore e poi io sono diventato ammiratore dei suoi vestiti. Come vedi Tiziano le vite si intersecano.
La nuova era digitale con l’avvento dei social network e la mia attività di fashion influencer
“Ogni tempo ha le sue esigenze e le sue influenze e tutto cambia rapidamente nella società e i comportamenti delle persone mutano di conseguenza. Se ci sei, Tiziano, se hai un tuo spazio è perché tu devi esserci in questo momento storico. Sei chiamato a dare gli imput giusti alle persone che ti seguono per rendere migliore il loro stile di vita, soprattutto attraverso il look. Infatti, la gente ha tre cose alle quali non potrà mai rinunciare: il cibo, l’abbigliamento e molto spesso anche a fare all’amore. Se una di queste cose latita o non funziona, c’è qualcosa di mancante nella tua vita. Questa macchina sociale sulla quale ci troviamo ha bisogno dei suoi apparati ed anche attraverso i suggerimenti che provengono da queste nuove attività, che solcano i canali digitali del web, con i social network, gli stili di vita possono evolversi. Anche in meglio”.
Tiziano Bruno, oltre a ringraziare il maestro Al Bano per l’intervista, ringrazia per i vestiti indossati la maison Carlo Pignatelli di Torino.