Carlo Pignatelli, eccellenza della moda italiana, d’origine pugliese, da quando nel 1966 si è trasferito a Torino, ha operato con impegno e dedizione elaborando un proprio stile.
Uno stile che ha conquistato prima i torinesi, poi il mondo, diffondendosi con oltre 500 boutique in quasi tutti i continenti.
Pignatelli è cosi entrato nell’olimpo delle grandi firme della moda italiana, oltre i suoi leggendari abiti per gli sposi.
Dal 18 al 22 maggio, vestito del mito della sartoria made in Torino, la mia amata città natale, mi sono immerso nel mito del cinema mondiale, contraltare europeo allo strapotere di Hollywood: Cannes, la magica perla incastonata nella Costa Azzurra, sede della rassegna più affascinante del cinema mondiale, il Festivale de Cannes, le festival du film, du cinema.
Dalle foto, che mi ha scattato il grande Alberto Feltrin, si possono ammirare gli outfit nero e grigio della collezione abiti da cerimonia 2016, arrivati in diretta da Milano, dove la maison piemontese ha ricevuto il plauso della critica nelle sfilate milanesi: lì dove il 22 maggio ha sfilato la Haute Couture 2016 firmata Carlo Pignatelli.
Come degno corollario in quei giorni ho indossato anche gli accessori che prediligo: gli occhiali forniti dai miei amici dell’Ottica Foppa in Alassio, i bracciali di D’Amico, e le scarpe di Hugo Boss e di Baldini.
Credits:
carlopignatelli
hugoboss
Ottica Foppa Alassio
Bracciali d’Amico
Baldini shoes